“Mi riferiscono di un confuso messaggio audiovisivo su un social del sindaco di Bari, Decaro, in cui fa il mio nome. Mi dicono Decaro confermi molti dei nostri sospetti. Parla di imperfezione del mondo e quindi di contatti di questo o di quel candidato della sua area politica con ambienti non propriamente specchiati. Penso che questo video debba essere girato alle autorità giudiziarie, che potranno trovare spunto per le indagini che in corso”. Il senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia) torna alla carica e punta il dito ancora una volta contro il primo cittadino di Bari. Ieri aveva invocato la possibilità di valutare lo scioglimento del Comune dopo la maxi inchiesta che ha sconvolto la città di Bari, provocando l’ira di Decaro, intervenuto in diretta sui social qualche ora dopo per rispondere alle sue parole. Oggi è andato in scena un altro round.
“Per gli attacchi personali, come si dice a Roma, mi rimbalzano addosso e li respingo direttamente a Decaro. La gestione del Comune di Bari deve essere sottoposta ad un’attenta verifica da parte delle autorità competenti – aggiunge Gasparri -. Ed apprezzo l’iniziativa dei parlamentari del centrodestra che si sono recati dal Ministro dell’Interno Piantedosi. Decaro può dare le lezioncine a casa sua, ma non certamente a me. Che amo Bari, la Puglia e sarò molto attento a quello che sta accadendo in una città che merita di essere governata meglio. La situazione barese è tutt’altro che trasparente. Il confuso messaggio audiovisivo di Decaro lo conferma e offre spunti investigativi ulteriori. L’acquisizione di consensi impropri e di passaggi da uno schieramento all’altro che si è verificato al Comune di Bari e alla Regione Puglia andrà approfondita. Masserie per matrimoni comprese”.