L’ingegnere romano Soter Mulé è stato condannato al maxi risarcimento da un milione di euro nei confronti di Paola Caputo, la studentessa 23enne della Sapienza, originaria di Villa Baldassarri, deceduta nella notte tra il 9 e il 10 settembre 2011 durante la pratica shibari in un gioco erotico nel garage di un palazzina dell’Agenzia delle Entrate situato in via di Settebagni a Roma.
La sentenza in sede civile è arrivata a distanza di 13 anni dall’accaduto. Mulé è stato condannato in Cassazione a 3 anni e 6 mesi. La giovane salentina prese parte spontaneamente al gioco erotico assieme ad un’altra ragazza, una 24enne romana, e rimase soffocata da una corda. Il gioco prevedeva di essere legate e sospese ad un’altezza determinata dal suolo.