Su 273 omicidi commessi in Italia, 104 sono donne. Di queste 88 sono state uccise in ambito familiare e per 52 la vita è stata tolta da un ex o dal loro partner. Questi sono i dati forniti dal Viminale in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Rispetto all’anno scorso, dove si contavano 109 femminicidi, c’è stato un lieve calo, ma questo non cambia i fatti. Nell’area metropolitana di Bari i delitti contro le donne sono in lieve flessione rispetto al confronto tra il 2020 e il 2021. I reati di violenza sessuale e lesioni dolose nel primo semestre 2022 registrano un calo importante rispetto al primo semestre 2021: nel primo caso si passa dai 62 casi del 2020 ai 58 del 2021 fino ai 13 registrati nei primi sei mesi del 2022; nel secondo caso si passa da 401 denunce del 2020 alle 355 dell’anno successivo. 46 da gennaio a giugno di quest’anno. In controtendenza atti persecutori e maltrattamenti in famiglia, che nel confronto tra i primi semestri del 2021 e 2022 sono aumentati.
Ed è proprio in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne che il Senato ha approvato all’unanimità l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere. Nel documento si impegna il Governo a dare la priorità alla “prosecuzione di politiche di contrasto alla violenza domestica”. Tra gli altri punti più importanti troviamo “l’implementazione di risorse destinate al Fondo per le politiche relative alle pari opportunità” e un Fondo per le “vittime di reati internazionali violenti”. Infine nel documento si invita il Governo a predisporre una vasta campagna di sensibilizzazione rivolta agli uomini.