Giovanni ieri ha comunicato ad Antonio la volontà di firmare le dimissioni dall’ospedale a poche ore dall’intervento alla gamba che si preannuncia decisivo per le sue sorti. Antonio si porte dietro da mesi la responsabilità della vita di Giovanni, un ragazzo di 25 anni che dovrebbe spaccare il mondo e che invece lo subisce. Una grandissima responsabilità, Giovanni per Antonio è come un figlio. Ci siamo interrogati sul nostro lavoro e sul peso di parlare ai ragazzi e ai più giovani, una missione molto ma molto difficile.
Giovanni aveva firmato le dimissioni, dopo aver sentito Antonio è tornato in ospedale dove è stato riaccolto. Negli occhi e nella sua anima c’è la vita sofferta di un ragazzo buono che cerca di rimanere aggrappato alla sua vita. Rischia di morire nel periodo in cui finalmente è consapevole di quello che ha passato, di quello che ha perso e di quello che può avere. Qualcuno dice che esageriamo per fare audience, vi facciamo ascoltare alcuni passaggi di una telefonata avuta con un medico.
Ci sentiamo di dover essere vicini a Giovanni, per quello che sta per affrontare. È un qualcosa di devastante. Soprattutto quando si crea un rapporto diverso da tutti gli altri e che va oltre il lavoro giornalistico. A nome di tutta la community di Quinto Potere rivolgiamo a Giovanni un grandissimo in bocca al lupo. È il momento di stringerci tutti attorno a lui.