Abbiamo smesso da qualche tempo di seguire Giovanni e raccontare il suo cambiamento perché cambiamento alla fine non c’è stato. Il ragazzo ha ripreso a drogarsi. Lo avevate capito in tanti, ma a scanso di equivoci lo diciamo anche ai più distratti, a quanti non hanno saputo cogliere l’amarezza nei nostri gesti e nelle parole. Questo è sicuramente uno dei motivi per cui abbiamo accelerato il trasloco della Casa di Quinto Potere. Non potevamo permettere che nell’abitazione, ridotta a una latrina, continuassero a entrare e uscire persone poco raccomandabili. Giovanni non ha voluto cogliere l’occasione, può darsi anche che abbia avuto gli strumenti per farlo, ma di sicuro non si è impegnato per niente. Lo abbiamo spesso tollerato, difeso e protetto, ma adesso basta. La situazione è degenerata.
Nel video vi diciamo qualcosa in più, ma ci sono cose che non possono essere svelate e resteranno tra noi e lui, com’è stato per molta parte del racconto in questi lunghi quattro anni. Doveva andare via senza perdere tempo e così è stato. Non abbiamo mai pensato di sostituirci a nessuno, ma Giovanni ha sempre rifiutato l’idea di andare in Comunità o farsi seguire da uno psichiatra. Ha bisogno d’aiuto, ma non possiamo più essere noi a darglielo. La pensione gli ha forse fatto credere di aver risolto i suoi problemi, invece non ha fatto altro che peggiorarli. Era un suo diritto, non potevamo impedirglielo, pur consci che sarebbe potuto succedere l’irreparabile. Ciò che vi chiediamo è di non mandarci più segnalazioni che riguardano Giovanni (dove si trova, con chi sta, cosa sta facendo, a che ora lo fa, dove siete sicuri di averlo visto).
Insomma, noi con Giovanni non abbiamo più niente a che fare. Non sentirete più notizie e non vogliamo più averne. Punto. Consentiteci di vivere questo distacco in modo netto, seppure è andato a vivere a due passi da Casa di Quinto Potere. La nostra non è più casa sua e dunque non potrà più rimetterci piede. Troppe bugie, troppi tradimenti, troppi sacrifici sprecati. Gli abbiamo voluto bene e sappiamo che anche tanti di voi si sono affezionati a quel ragazzo. Se qualcuno in questi anni è riuscito ad avere il suo numero o a contattarlo sui social lo faccia ora più che mai nel caso volesse aggiornamenti o semplicemente sapere come sta.
Grazie a tutti per il sostegno di ogni tipo e per la vicinanza che ci avere mostrato in questo lungo e difficoltoso percorso. Rifaremmo ciò che abbiamo fatto? Sì, senza dubbio, perché non siamo nessuno per negare un’occasione a chi la chiede per tentare di uscire dal suo dramma. Lo affidiamo al buon Dio, chissà che non decida di farsi aiutare veramente.