Dopo essere stata intubata per un giorno e mezzo in Rianimazione a causa di una grave crisi epilettica, Manuela, la ragazza di Giovanni, ha lasciato l’ospedale. L’abbiamo incontrata e ci ha raccontato quei terribili momenti. “Ricordo poco, ero a casa e ho chiesto ad una mia amica di chiamare Giovanni – racconta -. Ricordo poi solo il rumore della macchina che mi intubava, mi sono svegliata e mi hanno detto che ero in Rianimazione. Ho rischiato la vita, mi hanno detto che hanno fatto l’impossibile per salvarmi. Sapevo che Giovanni era l’unica persona che poteva salvarmi, oppure era anche l’ultima che volevo vedere. Sono qua e devo dire grazie soprattutto a lui. Non è quella persona che vuole far vedere, aprite gli occhi. Prima di parlare di una persona dovete conoscerla”. Una storia che ha segnato anche profondamente Giovanni.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
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