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Guerra dei depuratori d’acqua: Biosalus di Mauro Messina dichiara guerra a Maji group dell’ex amico Melchiorre

13 Settembre 2023
– Autore: Antonio Loconte
13 Settembre 2023
– Autore: Antonio Loconte

Guerra dei depuratori d’acqua. La sintesi migliore del film a tinte fosche, a tratti inquietanti, che sta andando in scena da qualche tempo in Puglia. I contendenti sono l’imprenditore barese Mauro Messina e l’ex amico e strettissimo collaboratore. Il primo è il fondatore e unico decisore della Biosalus Italia s.r.l., sulle carte amministrata però dal fratello Fabio. L’altro contendente è Alessandro Melchiorre, andato via da Biosalus sbattendo la porta. Quest’ultimo ha costituito un’azienda concorrente, chiamata Maji group. Biosalus, lo ricordiamo, è l’impresa finita agli onori della cronaca – anche a livello nazionale con un servizio di Pinuccio, inviato di Striscia la Notizia, su Canale 5 -, in merito al poco chiaro sistema di reclutamento del personale.

Una guerra senza esclusione di colpi, diventata di dominio pubblico nel momento in cui un anonimo collega ha scritto su bari.ilquotidianoitaliano.com, giornale da me diretto per diversi anni. Un articolo dai contenuti molto gravi, con cui in modo del tutto causale alla vigilia dell’inaugurazione della Fiera del Levante, Biosalus accusa Maji Group di episodi meritevoli dell’interessamento della magistratura. In sostanza Melchiorre avrebbe avviato la sua azienda sfruttando le conoscenze maturate in Biosalus, andando ad attingere ai vecchi clienti. Insomma, a detta di Mauro Messina, una scorrettezza punibile a norma di legge.

Ci occuperemo della vicenda accuratamente, partendo dall’inizio, ma prima crediamo sia doveroso precisare che l’attacco è stato sferrato da un quotidiano il cui vero editore è lo stesso Mauro Messina, seppure risulti edito da MM Communications, il cui amministratore è sempre lo stesso fratello di Mauro, ovvero Fabio. Almeno questo risulta dalle visure camerali datate 9 e 10 settembre scorso. Tuttavia quello di Fabio Messina non è l’unico nome comune alle due aziende: Biosalus ed MM Communications. Molte delle cose di cui scriviamo e scriveremo sono dettate da conoscenza diretta, oltre che da documenti esclusivi e testimonianze di chi conosce bene la storiaccia che ha visto contrapposti Mauro Messina a Melchiorre e prima di quest’ultimo altri ancora.

Una chiarezza necessaria. Essendo stato direttore di quella testata posso certificare di non aver mai avuto a che fare con Fabio Messina, ma quotidianamente con il fratello imprenditore Mauro.  In tanti, purtroppo, pensano ancora che io stesso e i miei collaboratori di quintopotere.it siamo ancora in qualche modo legati alla testata giornalistica da cui è partito l’attacco a Maji group. Voglio precisare che nulla a abbiamo a che fare con una guerra destinata di questo passo a varcare l’aula di un Tribunale. Torniamo all’attacco frontale effettuato da Mauro Messina all’ex amico e collaboratore Alessandro Melchiorre. Biosalus ed MM Communications hanno la stessa sede legale e operativa. Sulla questione avremo molto da scrivere ma, come detto, partiamo dall’inizio, ovvero da quando Melchiorre ha lasciato l’ex datore di lavoro, assunto tra l’altro con diverse aziende. Anche di questo parleremo diffusamente. Quest’ultimo, infatti, sarà un tema centrale del nostro lavoro. Solo in questo modo, forse, si riesce a comprendere le ragioni della guerra e la scelte di sferrare l’attacco frontale proprio alla vigilia della Fiera del Levante, dove espongono nello stesso padiglione tanto Biosalus quanto Maji Group.

L’articolo pubblicato nei giorni scorsi, infatti, sarebbe stato ampiamente annunciato – meglio dire minacciato – qualche mese prima, quando, stando ad alcune indiscrezioni, Mauro Messina avrebbe incontrato Lorenzo Melchiorre, avvocato penalista e fratello di Alessandro, nel tentativo di mettere le cose in chiaro. L’incontro, stando alle voci dei ben informati, sarebbe avvenuto proprio in via Solarino numero 5, sede delle due aziende. Melchiorre avrebbe presentato una denuncia – la notizia non è stata confermata – in cui si tira in ballo proprio l’episodio incriminato. In quell’occasione Mauro Messina avrebbe usato parole forti contro Alessandro Melchiorre, approfittando del fratello Lorenzo. In poche parole pare che Messina abbia fatto sapere all’ex amico e collaboratore di non avviare la propria attività nel brindisino. In caso contrario, Messina avrebbe inoltre minacciato una campagna stampa proprio attraverso le pagine di bari.ilquotidianoitaliano.com.

Messina non si sarebbe limitato a questo, ma avrebbe anche parlato molto chiaro anche al telefono, pare anche facendo minacce neppure troppo velate. Approfondendo la vicenda abbiamo scoperto che un altro ex dipendente Biosalus, avrebbe denunciato la strana tempistica tra la cessazione del rapporto con Biosalus e alcune minacce ricevute pochissimo tempo dopo. In casa Biosalus le vertenze non mancano, alcune già risolte. Si dice che i panni sporchi si lavano in casa, ma quando fatti così gravi e di interesse pubblico vengono messi in piazza, diventa un dovere approfondirli per comprendere cosa sia effettivamente successo e quali conseguenze, ce ne fossero, avrebbero dipendenti e consumatori. Restiamo a disposizione di chiunque sia stato tirato in ballo. Chiarire e dare il diritto di replica è un nostro dovere, ma riteniamo sia altrettanto doveroso provare a dare gli strumenti necessari a una maggiore comprensione dell’accaduto e di ciò che la storia nasconde.