“Vogliamo tornare a casa e scappare da questo inferno”. A parlare è il 42enne Massimiliano Perrone di Sogliano Cavour, piccolo comune del Leccese. Si trova a Tel Aviv assieme ai suoi amici Giuseppe, Simone e Davide. Sono arrivati in Israele per una vacanza, prima di ritrovarsi in una guerra e sotto bombardamento.
“Giovedì notte siamo stati svegliati dai primi bombardamenti. La Farnesina ci ha consigliato di acquistare qualsiasi biglietto aereo purché ci allontaniamo da qui, ma ogni volo viene puntualmente cancellato – le sue parole -. In questi giorni abbiamo davvero visto i missili passarci sulla testa e non è la scena di un film. Avremmo dovuto imbarcarci stasera con un volo Ryanair per Bari, con arrivo a mezzanotte, ma attorno alle 13 ci è giunta una mail per avvisarci che il volo era stato annullato. Non sappiamo più cosa fare: abbiamo acquistato un altro biglietto per domani, speriamo sia la volta buona. Abbiamo dovuto lasciare il nostro appartamento, se non ci aiuta nessuno, passeremo la notte per strada. Altre nazioni hanno messo a disposizione dei voli di Stato per rimpatriare i propri connazionali, l’Italia ancora no. Ci sentiamo abbandonati”.