“Vorremmo far diventare il capoluogo regionale sede di una organizzazione Onu per la tutela dei bambini nelle zone di guerra. Qui sarebbe possibile organizzare studi sull’educazione alla pace dei bambini che rischiano di introiettare solo la cultura della guerra e dello scontro. Proponiamo questa opzione al Governo e alla comunità internazionale”.
L’idea è del governatore pugliese, Michele Emiliano. Rispondendo al quesito se Bari si candida come luogo per possibili mediazioni tra gli Stati belligeranti, dice che “la Puglia è l’unico luogo dove il patriarcato di Mosca e la chiesa di Roma hanno un luogo sacro di proprie. Se c’è una fede autentica anche nei politici, questo è uno di luoghi dove tutti si trovano a casa, ma la contesa è su livelli internazionali”.
“Solo poco tempo fa – spiega – abbiamo portato a Mosca una costola di San Nicola” e “all’aeroporto erano presenti le forze armate russe in uniforme d’onore. C’è un ruolo che la diplomazia nicolaiana potrebbe svolgere. Siamo a disposizione del Governo, del Papa, instancabile in questa fase per la pace, se servisse una operazione materiale legata alla necessità di creare una resipiscenza”.