“Verso l’una, sulla strada che porta da Palo del Colle a Mellito, durante l’allenamento mi è apparso sul ciglio della strada un pitbull che mi ha puntato La fortuna ha voluto che percorrevo la strada in discesa e quindi a 40 chilometri orari sono sfuggito alle sue intenzioni dopo che mi ha rincorso per un breve tratto”. Luca Mazzone, nuotatore e paraciclista italiano di Terlizzi, racconta così sui social la disavventura capitata due giorni fa nel Barese. Nel corso della sua carriera ha vinto due medaglie d’argento nel nuoto ai Giochi paralimpici di Sydney 2000. Nel paraciclismo si è invece aggiudicato due ori e un argento ai Giochi paralimpici di Rio de Janeiro 2016 un oro e due argenti ai XVI Giochi paralimpici estivi di Tokio 2020 e 18 titoli mondiali.
“Non so cosa sarebbe successo se mi trovavo davanti allo stesso quando poco prima percorrevo in salita la stessa strada, presumo fosse di qualcuno intento nella raccolta delle olive magari di guardia ai mezzi – aggiunge l’atleta 52enne, costretto alla sedia a rotelle a causa di un incidente dal 1990 -. Credo che cani di quella stazza e indole non vanno tenuti liberi e senza museruola, anche in zone di campagna, con tutto il bene che ho per i cani, ma non è ammissibile farlo circolare liberamente, sono sempre animali e spesso reagiscono d’istinto, tenerli senza museruola e come circolare con una pistola carica tra le mani può succedere di tutto. Ricordiamoci che la libertà di uno finisce quando inizia quella di un altra persona. Magari qualche controllo delle forze dell’ordine sarebbe opportuno”.