“Ho paura di morire”. Questo messaggio ci ha spinti ad aiutare Alessandro, un uomo di 46 anni ricaduto nel tunnel dell’eroina dopo un breve periodo passato in comunità terapeutica. Era tornato a Bari con la speranza di poter ritornare dai suoi quattro figli e spinto dall’amore nei confronti di una persona. Un affetto che purtroppo non era corrisposto e lo ha fatto nuovamente finire nel baratro della droga. “Mi sono ridotto peggio di prima”. Alessandro è di buona famiglia, non è uno sprovveduto. Come ci ha raccontato era un metre di sala, parla tre lingue e per scherzo un giorno ha provato a fumare l’eroina, quella sostanza che ha poi preso il sopravvento nella sua vita tanto da farlo finire in queste condizioni. Lo consociamo da tempo, aveva criticato anche il nostro comportamento nei confronti di alcuni tossici, fino a che non ha capito quanto sia grande la nostra lealtà nei confronti delle persone che aiutiamo. Il suo messaggio ci ha fatto raggelare e ci ha spinto a tendergli una mano. La mattina, con i soldi che aveva, ha comprato 5 grammi di eroina. Dopo essersi ripreso, intorno alle 18, ci ha contattato disperato, voleva che qualcuno lo aiutasse a comprare il biglietto per Piacenza dove si trova la comunità in cui è stato fino a un mese fa. Dopo aver chiamato la comunità, abbiamo avuto la certezza che lo stavano aspettando, per questo siamo andati noi a comprargli il biglietto. Alessandro, purtroppo, è rifinito nel tunnel della droga e se gli avessimo dato i soldi probabilmente, come anche lui conferma, si sarebbe andato a comprare un’altra dose. Piange. È disperato mentre ci racconta la sua storia. Vorrebbe uscirne, ma sa anche che se un giorno dovesse essere così, non tornerebbe a Bari, la città in cui è cresciuto ma che gli ha tolto tanto. “Mi sento consumato da questa sostanza. Sono sempre stato disponibile con tutti, ho dato tanto a tutti, ma adesso ho perso al fiducia delle persone”. La nostra speranza è di avere notizie positive e che questi 61 euro del biglietto per Piacenza possano davvero essere la prima tappa per salvarlo.
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- di: Raffaele Caruso
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