“I precari da assumere nell’Amtab li indica la dottoressa Paolillo su segnalazione del presidente Vulcano”. La dichiarazione shock è di una dipendente della Lavorint, l’agenzia di lavoro interinale che ha vinto l’appalto per la somministrazione del lavoro all’Amtab, l’azienda municipalizzata per il trasporto pubblico barese. L’impiegata ha parlato di una “lista” contenente i nominativi del personale da assumere. Dall’altro capo del telefono c’è il padre di uno degli operai ai quali non è stato rinnovato il contratto, in questo caso dopo 14 mesi. Interinale sostituito da un altro che, invece, aveva già lavorato per 24 mesi di fila.
“Non avrebbero potuto farlo – incalza il genitore – per sostituire mio figlio hanno cambiato mansione all’altro interinale e poi hanno assunto un’altra persona per un mese al quale hanno rinnovato il contratto per un altro mese. Non capisco con quali criteri l’agenzia o a questo punto l’azienda provveda alle assunzioni e ai rinnovi degli interinali. Questa è un’azienda pubblica, vanno rispettate le regole e in questo caso a naso credo non sia stato fatto”. L’uomo è entrato nel deposito dell’Amtab, in via De Blasio, intorno alle 14 di questo pomeriggio. Sul posto è giunta prima una pattuglia della Polizia di Stato, i cui agenti hanno ascoltato la telefonata in vivavoce con la dipendente dell’agenzia interinale e poi anche gli uomini della Polizia Locale. La centrale operativa della Polizia di Stato ha provveduto anche a informare della situazione la segreteria del Sindaco di Bari, Antonio Decaro.
Alla fine il papà, convinto dell’ingiustizia subita dal figlio, è stato chiamato da Michelangelo Cavone, presidente del Consiglio comunale di Bari. “Spero che qualcuno mi quereli – ha detto l’uomo – in modo da poter portare tutto in Procura”. Se la notizia fosse confermata sarebbe una cosa gravissima, l’ennesimo fulgido esempio di come l’azienda pubblica sia stata finora gestita come un’impresa privata. Pierluigi Vulcano resterà presidente e direttore generale fino al prossimo 4 novembre, giorno in cui scadrà la proroga di 45 giorni prevista in questi casi prima di dover nominare ii nuovo Consiglio di amministrazione.
“Questi episodi chiaramente preoccupano e un’amministrazione seria non può che pretendere chiarezza – spiega Cavone -. Credo che lo farò, lo ha sempre fatto e continuerà a farlo soprattutto su questa vicenda perché sai bene che l’Amtab è un’azienda attenzionata sulla quale l’amministrazione sta facendo delle valutazioni. Tutti questi episodi vanno valutati e poi concorreranno alla decisione che poi ovviamente prenderanno il Sindaco e l’amministrazione”. Tradotto, Vulcano di sicuro non sarà più il presidente dell’Amtab, bisognerà comprendere, qualora venga ritenuto opportuno, chiedere conto personalmente all’avvocato per alcune scelte discutibili che potrebbero aver arrecato danno alle casse pubbliche.