Il clan Capriati è tornato protagonista sul mercato della droga nel Barese. Nell’ultima operazione condotta dai Carabinieri, che ha portato all’arresto di 16 persone e scoperto un grosso giro di spaccio tra Trani e Bisceglie, emerge la figura di Sabino Capriati, nipote dell’omonimo boss e figlio di Filippo, il reggente del clan. In cella è finito anche lui perché considerato il “principale fornitore dello stupefacente” che partiva da Barivecchia. Nell’ordinanza, come si legge nell’edizione locale de La Repubblica, emerge la figura di un vero e proprio imprenditore che “riforniva i venditori al dettaglio, stava loro addosso se non pagavano in fretta, dirimeva controversie e pagava gli avvocati a chi finiva in carcere”.
La magistratura e le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire il giro d’affari della famiglia Capriati, sulla scia dello stile di vita dei suoi rampolli, per di più disoccupati. I social e il web sono pieni di foto e video in cui i protagonisti sfoggiano il lusso. Un’estate “dorata”, tra weekend a Santorini, Malta e Gallipoli. Ma non solo. Non mancano champagne, buste Vuitton e Fendi, notti in resort da 500 euro e moto d’acqua. C’è chi esibisce anche mazzi di banconote come se nulla fosse. Il tutto è al vaglio degli inquirenti.