Ci troviamo ancora una volta a Sannicandro per occuparci del condominio dei veleni situato in via Arcamone, a pochi passi dalla casa popolare che Antonio e Tino avevano cercato di occupare abusivamente. Parliamo di altre dieci case popolari alla cui porta delle abitazioni gli assegnatari, che non avevano ancora ricevuto il decreto di assegnazione, hanno trovato già le chiave inserite, a quanto pare da un dipendente dell’amministrazione comunale.
Dei dieci assegnatari, tre non hanno accettato di entrare “abusivamente” nell’abitazione senza titolo. A quanto pare all’appello ora manca la decima assegnazione che spetterebbe ad una famiglia di un noto pregiudicato del Paese (undicesima nella graduatoria). Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, sarebbero in corso gli ultimi accertamenti sui requisiti prima della consegna. A Sannicandro intanto si starebbero compiendo alcuni strani episodi. L’auto dell’ingegnere comunale, responsabile dell’Ufficio Tecnico, è stata rigata, l’episodio è legato alla gestione della graduatoria e dell’assegnazione? Chi lo sa. Ma le sorprese non finiscono qui. Le due palazzine sarebbero state realizzate con un progetto non conforme a quello originale e ci sarebbero alcune anomalie che riguardano l’ascensore e le caldaie.