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Il giallo di Adelfia, donna si rifugia nel supermarket: “Chiamate i Carabinieri vogliono ammazzarmi”

9 Luglio 2023
– Autore: Antonio Loconte
9 Luglio 2023
– Autore: Antonio Loconte

Una donna, forse una prostituta, chiede aiuto e si rifugia in un supermercato; un uomo di circa 70 anni, che ogni tanto la ospita a casa; un’altra donna di una certa età, che pare gestisca un giro di prostituzione; un ragazzo con abiti da lavoro e un uomo sulla cinquantina, l’ultimo a essere entrato tra i protagonisti di una strana richiesta d’aiuto. Alcuni giorni fa l’attrice principale di questa per ora misteriosa vicenda, una ragazza sulla trentina, con i capelli scuri, lunghi e ricci, si rifugia in un supermercato di Adelfia. Entra con calma nella struttura da uno dei due cancelli. Ogni tanto si guarda indietro e prima di varcare la porta scorrevole, si dirige verso la colonna di carrelli, lasciando per terra una bottiglia di birra: una Tennent’s.

Dopo aver girovagato in lungo e in largo tra le corsie del punto vendita, inizia a mostrare un certo nervosismo. Guarda la porta come se aspettasse qualcuno. L’ingresso di un giovane con indumenti da lavoro la mette in agitazione. Poco prima aveva chiesto con insistenza di chiamare i carabinieri. A suo dire qualcuno la sta inseguendo per farle del male e mostra ad alcuni dipendenti segni di “accoltellamento” sulla schiena. Mentre il giovane acquista delle bibite fresche, indugiando parecchio con un cellulare in mano nei pressi del frigorifero, lei non si schioda dal magazzino sorvegliata da un dipendente.

Si chiude in bagno, chiede se ci sia la possibilità di uscire da un’altra parte. Nel frattempo arrivano i Carabinieri, che la invitano a raccontare la verità per poter avere aiuto. Il ragazzo nel frattempo è scappato. Nel supermercato non ricordano di averli visti altre volte. Gli uomini della Polizia Locale vengono quindi incaricati di metterla sul treno delle Ferrovie Sud Est a farla tornare a Bari, da dove dice di essere arrivata. Da sola però non vuole andare da nessuna parte. Ha troppa paura, continua a sostenere che le vogliono fare del male e che una donna le passa i contatti delle persone da andare a incontrare in casa.

La situazione è sempre più tesa, così viene chiamato il 118 e gli operatori la trasportano in Pronto Soccorso. Tra i racconti fatti a un capotreno in formazione, ci sarebbe anche quello delle ferite procurate in seguito a una caduta dal terzo piano di un palazzo, da dove in passato si sarebbe lanciata per sfuggire da qualcuno. La donna viene dimessa, ma il giorno dopo, intorno alle 21.30, gli stessi dipendenti del supermercato, di rientro a casa, la notano seduta sul sedile del passeggero anteriore di un’Audi di colore scuro. Alla guida un uomo calvo di circa 50 anni. L’anziano che ogni tanto la ospita è fuori dall’auto, dal lato dove siede la ragazza e pare stia avendo una discussione animata con i due. Ogni tanto mette le mani al di là del finestrino. Non si sa altro, se non che i Carabinieri avrebbero ascoltato i protagonisti della storia, sicuramente la donna e l’anziano per cercare di raccogliere altri dettagli utili a spiegare cosa stia succedendo e se dietro questo giallo si nasconda davvero un giro di sfruttamento della prostituzione.