L’Albania, il paese delle contraddizioni. Questa estate in tanti, soprattutto gli italiani, hanno scelto l’Albania per trascorrere le proprie ferie, spinti soprattutto dai prezzi bassi in netto contrasto con quelli che si vedono in Italia. Lo stesso Antonio, insieme alla sua famiglia, ha deciso di trascorrere le sue ferie a Valona, città dedicata alle famiglie, rispetto ad altre mete come Saranda in cui si dirigono soprattutto giovani con la voglia di far festa. I prezzi, come detto da molti, sono bassi, ma non per tutto. Basti pensare che un ombrellone e due lettini, in una spiaggia attrezzata, costano in media 7 euro, a fronte dei 40 euro, fino ad arrivare anche oltre i 50 euro, che alcuni lidi chiedono in Puglia. Un chilo di frittura di pesce costa 15 euro, ma anche andare nei bar non è per nulla dispendioso.
Ma anche in Albania ci sono ristoranti e lidi cari. Ad esempio, la prima sera di vacanza, Antonio e sua moglie hanno deciso di andare a mangiare un piatto di pasta vicino alla casa che avevano preso in affitto, 450 euro per 10 giorni. Per quattro piatti di pasta al pomodoro e l’acqua hanno speso 68 euro, tantissimo rispetto ad altri ristoranti indicati dagli abitanti del posto. Un rincaro che hanno trovato anche nei supermercati, dove, a causa del cambio, si arriva a pagare un barattolo di Nutella, da 750 grammi, ben 9 euro.
La contraddizione è data dal fatto che per noi italiani o altri europei, l’Albania è il paese dei balocchi, ma di certo non lo è per i residenti. I giovani stanno letteralmente scappando perché lo stipendio in media si aggira attorno ai 400 euro. C’è una povertà assurda. Per le strade e nei ristoranti capita di vedere bambini scalzi, tutti sporchi, che chiedono l’elemosina, o signore che agli angoli delle strade vendono i prodotti che coltivano nelle loro terre. Dalle nuove costruzioni, si passa a case vecchie e fatiscenti. Sono tante le dicerie che sono state pubblicate in questi mesi estivi, ma prima di parlare dell’Albania bisogna passarci qualche giorno. In ogni città che si decide di visitare, come Ibiza o addirittura la Sardegna, mete note per i costi elevati, si può scegliere se sperperare soldi o essere più modesti. Sta tutto a noi.