La compravendita dei voti svelata dall’inchiesta della magistratura barese verosimilmente poteva essere messa in atto in occasione delle prossime elezioni comunali di Bari e delle elezioni Europee del giugno 2024. Si tratta – stando alle carte dell’inchiesta – di una possibilità, perché il gruppo era rodato e ben organizzato.
Il pericolo di recidiva della condotta illecita è valorizzato dal gip che cita un’informativa recente dei carabinieri, datata 13 marzo 2024. L’informativa è allegata agli atti dell’indagine che il 4 aprile scorso ha portato all’esecuzione di dieci misure cautelari (otto arresti e due divieti di dimora) per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per le amministrative di Grumo Appula e Triggiano e del Consiglio regionale pugliese e che ha coinvolto l’assessora regionale Anita Maurodinoia, che è indagata e che si è subito dimessa dall’incarico e dal Pd.
Sugli accertamenti tuttora in corso sul gruppo criminale si sofferma la gip Paola Desantis nel provvedimento cautelare nel quale scrive “che sussiste evidentemente anche il requisito dell’attualità del pericolo di recidiva inteso quale occasione prossima favorevole alla commissione di nuovi delitti” tenuto conto “anche di quanto evidenziato nell’informativa in data 13.3.2024 e nei relativi allegati”.