Da circa due mesi Fabio Messina, amministratore unico della nota azienda Biosalus Italia, è rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli. L’uomo, un 49enne già denunciato per stalking, è stato arrestato con l’accusa di aver minacciato e picchiato la sua ex amante, oltre che ex dipendente in servizio in una sede Biosalus del Lazio. Biosalus Italia è un’azienda leader nel settore della vendita porta a porta di depuratori d’acqua e in passato è finita al centro di alcune polemiche per il metodo con cui recluta venditori.
Fabio Messina non si sarebbe rassegnato alla fine della relazione con l’amante. L’uomo è l’amministratore unico della società, seppure a tenere il timone di Biosalus Italia è suo fratello Mauro, noto imprenditore barese d’adozione. A fare discutere sono i messaggi social con cui nel corso degli anni Mauro Messina, co-founder di Biosalus Italia, ha fermamente condannato la violenza contro le donne sotto qualsiasi forma potesse manifestarsi. In azienda, con un’alta percentuale di donne assunte e una testimonial d’eccezione come Juliana Moreira, nessuno parla, ma in tanti si chiedono come mai non siano state prese le distanze nei confronti dell’amministratore, ormai da quasi due mesi in carcere proprio con l’accusa di aver picchiato una donna.
Abbiamo contattato Mauro Messina, che ringraziamo per averci rilasciato la seguente dichiarazione: “La mia posizione sulla violenza contro le donne è sempre la stessa; mio fratello è incappato in una brutta situazione da cui si stata difendendo e se verranno accertate delle responsabilità sicuramente se ne assumerà le conseguenze. Sino a quel momento esiste la presunzione di innocenza”.