La visita a Giovanni nella Comunità Airone di Trepuzzi ci ha dato l’opportunità di conoscere Angelo. Ha 50 anni, è l’anziano del gruppo, si trova in struttura da circa 10 mesi e ha deciso di raccontarci la sua esperienza dopo aver avuto problemi con droga e giustizia.
“Ho capito tante cose che prima davo per scontato – esordisce -. Ho rafforzato la fede che mi ha permesso di fare un salto di qualità nel modo di rapportarmi con il mondo esterno e con la mia famiglia. È cambiata la qualità della relazione, soprattutto con mia figlia. Sono molto legato a lei, gli anni che ho perso con lei mi fanno più male. Per assurdo a distanza ora sono più presente di quando ero a casa. Non vede l’ora di riavermi a casa”.
“Alla mia età inizia a vedere le cose diversamente – continua Angelo -. Sopravvivi, arranchi, ma non ha senso quel tipo di vita. Mi mancano 3 esami alla laurea in giurisprudenza, non posso fare l’avvocato ma raggiungerla sarebbe una soddisfazione personale. Spero di riuscirci una volta che avrò finito tutto”.
“Ho scoperto che donando posso avere un ritorno che mi concede una stabilità emotiva tale da rendermi sereno – conclude -. Quando ho iniziato a credere, è cambiato il senso della comunità. Cerco sempre di trasmettere quello che ho imparato, ero peggio di tanti altri, se si crede si può cambiare”.