Giovanni sta perdendo la pazienza e la speranza, tenere a bada il suo comportamento non è assolutamente facile. Crede di essere già in grado di lavorare, ma prima necessita di un percorso per distinguere o dimostrare di aver capito la differenza tra la vita di strada e quella lavorativa. Le risposte stanno arrivando, seppure in maniera lenta, ma Giovanni è impaziente e sta perdendo sempre di più la fiducia nei confronti del “sistema”, o forse l’ha già persa. L’unica ancora di salvezza sono Antonio e Tino. Venerdì è in programma un appuntamento importante e saremo noi stessi ad accompagnarlo, poi dovrà sottoporsi ad altri esami tossicologici, prima dell’incontro con l’avvocato e con gli assistenti sociali del Sert e del Comune per risolvere il problema dell’accoglimento.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
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