Il futuro di Giovanni al momento è incerto, da quando ha lasciato la comunità. Oltre alla terapia che quotidianamente deve ritirare dal Serd, per qualche tempo resterà in un’altra struttura diversa da quella in cui si trova, ma la cosa più importante è quella di cercargli qualcosa da fare, che sia un lavoretto o una svago, perché non può passare le sue giornate alla ex Caserma Rossani a giocare a carte e a bere la birra. Ed è proprio il suo stare lì che ha spinto un tossico prima a minacciarci, perché non ha gradito il nostro ultimo servizio sulla caserma, e poi a “complimentarsi” con noi per il lavoro fatto con Giovanni che, secondo lui, si droga dalla mattina alla sera. Una cosa che ha fatto imbestialire Giovanni che sta cercando in tutti i modi di non cedere alla tentazione. L’unico modo per farlo, però, è quello di non stare al bivacco.