“Ancora una volta nella vicenda dell’impianto di ossicombustione NewO non si tiene conto delle posizioni espresse dai sindaci dei territori coinvolti, sia nelle diverse procedure regionali sia nelle aule giudiziarie”. Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Bari, Antonio Decaro, dopo la decisione della Regione Puglia di prorogare la Valutazione di impatto ambientale per l’inceneritore dei rifiuti da realizzare nella zona industriale tra Bari e Modugno dalla società Newo.
“La proroga della Via, disposta senza alcun approfondimento dagli uffici regionali è ancora più preoccupante perché non tiene assolutamente in considerazione gli elementi che le comunità interessate hanno fornito successivamente al momento della decisione regionale di autorizzare questo impianto, la cui tecnologia non è mai stata sperimentata su scala industriale in alcuna parte al mondo – le parole di Decaro riportate da Repubblica -. Gli uffici regionali non hanno fatto alcun approfondimento su tipologia, provenienza e modalità di trasporto dei rifiuti, visto che rispetto alle previsioni della prima Via, è stato più volte chiarito che non si tratterà di rifiuti urbani”. Una posizione condivisa anche dai sindaci di Modugno, Nicola Bonasia, e di Giovinazzo, Michele Sollecito, decisi ad opporsi ancora, mentre si arresta in attesa della pronuncia della Cassazione, alla quale è stato chiesto l’annullamento della sentenza del Consiglio di Stato. Il Tar, nel dicembre 2021, aveva annullato il provvedimento della Regione Puglia, ma il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza la scorsa estate.