C’è grande attesa a Bari, il Comune è pronto a conoscere il suo destino. La Commissione di accesso nominata dal Viminale per valutare l’ipotesi di scioglimento per infiltrazione mafiosa terminerà il proprio operato oggi, venerdì 20 settembre, e non ci sarà alcuna proroga. I commissari Claudio Sammartino, ex prefetto di Taranto, il viceprefetto Antonio Giannelli e il maggiore tarantino Pio Giuseppe Stola della Finanza, sono al lavoro dal 25 marzo scorso. Hanno passato a setaccio tutti i documenti e indagato su quanto accaduto negli ultimi anni dall’Amtab alla Polizia Locale, passando anche per le assunzioni nel mondo della sanità (tra cui la Sanitaservice del Policlinico di Bari).
Si attende dunque la relazione finale, poi toccherà al Prefetto di Bari che avrà ulteriori 30 giorni a disposizione per predisporre la sua relazione dopo aver sentito il Comitato per l’ordine e la sicurezza e il procuratore antimafia di Bari. Gli atti così saranno trasmessi al ministro dell’Interno. Se il Viminale non chiederà lo scioglimento dell’amministrazione, la relazione diventerà pubblica. Tutto verrà chiuso comunque entro fine anno.
La sensazione, secondo quanto filtra tra Bari e Roma, è che si vada per il commissariamento delle aziende municipalizzate (Amtab, Amiu, Amgas, Retegas e Multiservizi). Difficile pensare allo scioglimento del Consiglio comunale di Bari, si tratterebbe di una scelta molto forte destinata ad avere un impatto negativo sull’immagina della città. L’Amtab è stata già commissariata (lo sarà fino a febbraio al momento), ma il Ministero può disporre un commissariamento tramite funzionari dell’Interno. La strada parallela porta all’azzeramento dei vertici e delle cariche attuali.