Un angelo della morte nell’hospice Asl di Torremaggiore. È questo lo scenario inquietante immaginato dalla Procura di Foggia che ha disposto la riesumazione delle salme di 16 persone (un 53enne, un 58enne, un 64enne e poi persone over 70, sei ultraottantenni, uno di 91 anni e uno di 98), per lo più affette da patologie oncologiche, scomparse tra il 14 novembre 2022 e il 16 febbraio scorso. Un infermiere di 55 anni è indagato per omicidio, l’ipotesi è che abbia iniettato il Midazolam, un potente sedativo di uso ospedaliero che viene somministrato per via orale, intramuscolare e in vena: agisce sul sistema nervoso centrale, se però iniettato in dosi massicce provoca il decesso in poco tempo, a maggior ragione su persone con gravi patologie o su copri provati. Il 55enne è stato per ora trasferito in un altro servizio aziendale di un altro Comune.
Un caso delicato che necessita di tutte le indagini necessarie: nessuno dei familiari delle vittime aveva mai avuto sospetti e tutte le morti erano apparse “naturali”. I primi 5 corpi saranno riesumati il 24 aprile, i restanti tra il 2 e il 5 maggio. Toccherà ai medici legali accertare la presenza di Midazolam e in quali quantità. “Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura, alla quale, come di consueto, abbiamo offerto ed offriamo la più completa disponibilità, anche al fine della ricerca della verità per il bene della collettività e delle famiglie coinvolte nel caso – le parole dei vertici dell’azienda sanitaria -. Stiamo avviando tutte le procedure utili alla salvaguardia di pazienti e dipendenti”.