Renzo Ferrante, il padre di Alessia, influencer di Bisceglie morta durante una liposuzione nello studio medico di Monopoli, vuole difendere la reputazione della figlia. “Alessia non era una tossicodipendente né un’alcolista”. L’affermazione arriva dopo che i legali del dottor Reho hanno dato la colpa alle complicazioni dell’intervento al “consumo cronico di cocaina”. I familiari, come si evince sul Corriere del Mezzogiorno, però sottolineano come i risultati degli esami hanno “escluso la presenza di qualsivoglia sostanza stupefacente e tanto meno di alcol che avrebbero potuto favorire il decesso di nostra figlia. Il collegamento tra l’assunzione di stupefacenti e l’intervento che ha provocato il decesso è del tutto arbitrario”. Si attende il processo per fare chiarezza sull’accaduto e sulle responsabilità mediche del dottore di Monopoli. la prima udienza sarà il 5 giugno 2024.