“Si informa che personale dipendente del Corpo di Polizia Locale è intervenuto nell’immediatezza per i rilievi di rito. Sono attualmente in corso indagini di polizia giudiziaria, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, finalizzate ad una compiuta ricostruzione dell’evento. Gli elementi finora raccolti escludono il coinvolgimento di ulteriori veicoli nella dinamica del sinistro”. A dichiararlo in una nota è la Polizia Locale di Bari, mentre da qualche ora sta girando sui social la foto del carabiniere accusato da amici e parenti di Christian Di Gioia, di aver speronato e ucciso il 27enne, vicino ad ambienti della malavita barese – seppure incensurato – e padre di una bimba di 2 anni. Al momento dunque è escluso un coinvolgimento diretto della macchina dei Carabinieri, rimasta coinvolta nella situazione, ed è confermata la prima versione trapelata.
La pattuglia era diretta al quartiere Libertà di Bari per l’agguato avvenuto in via Napoli, dove ha perso la vita il 43enne Giovanni Colaianni. Alla vista della vettura, Di Gioia avrebbe impennato e aumentato la velocità. Una manovra che ha insospettito i Carabinieri che, di propria iniziativa, hanno deciso di fare inversione e mettersi sulle sue tracce. L’inseguimento è durato davvero poco, fino al tragico incidente. I militari hanno subito chiamato i soccorsi e al loro arrivo, su ordine della Centrale, si sono recati sul luogo della sparatoria.