Ridotta da 30 anni a 18 anni di reclusione la condanna nei confronti dei tre imputati accusati di aver pianificato la morte di un familiare, il 24enne Girolamo Perrone, per avere il risarcimento dell’assicurazione.
Anna Masciopinto, suocera della vittima, Vito D’Addabbo e il pregiudicato Rocco Michele Caringella sono stati ritenuti responsabili di omicidio volontario e truffa assicurativa. I fatti risalgono al 5 ottobre 2016 e mercoledì 15 giugno, in udienza per la prima volta i tre hanno confessato il delitto.
Le indagini iniziarono dopo l’incidente, avvenuto sulla provinciale Adelfia-Cassano delle Murge. I carabinieri trovarono sul posto D’Addabbo, conducente della Fiat Punto responsabile dell’incidente, il quale riferì di aver investito un pedone che aveva improvvisamente attraversato la strada. La vittima morì dopo alcuni giorni a causa delle gravi ferite riportate.
Grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali e dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, i militari hanno ricostruito la vicenda. Ad organizzare il finto incidente sarebbe stato Caringella, con precedenti specifici per truffe, insieme con la donna. I tre imputati furono arrestati nel gennaio 2018 e sono tuttora detenuti. Nel processo era costituita parte civile la società assicurativa Allianz, assistita dall’avvocato Luca Italiano, che ha ottenuto il risarcimento danni.