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Ispezione nel Comune di Bari, l’iter è ancora fermo: non c’è il decreto. Impossibile finire prima delle elezioni

22 Marzo 2024
– Autore: Raffaele Caruso
22 Marzo 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Il decreto che dispone l’ispezione in Comune non c’è ancora. Dopo l’annuncio nella serata di martedì da parte del ministro Matteo Piantedosi, non è stata ancora formalizzata l’istituzione della commissione d’accesso chiamata a pronunciarsi sull’infiltrazione mafiosa nel Comune di Bari. Servirà ancora qualche giorno e questo significa che l’iter non si concluderà entro le elezioni per ora fissate l’8 e il 9 giugno.

Il Perfetto di Bari Francesco Russo, su delega del ministero, nei prossimi giorni nominerà i tre funzionari che, affiancati da due ufficiali di Carabinieri e di Finanza, svolgeranno tutte le verifiche. Il tempo massimo previsto è di tre mesi, si può ottenere una proroga di altri tre ma solo una volta. Nonostante questo però il Prefetto non è obbligato ad aspettare i tempi della commissione, può infatti inviare una relazione al Ministero dell’Interno sulla base di elementi “concreti, univoci e rilevanti” dopo aver ottenuto il via libera del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e del procuratore della Repubblica.

I tempi comunque sono variabili. Dal 2016 ad oggi ad esempio le prefetture hanno disposto 136 accessi nei Comuni, 117 quelli sciolti. Il tempo necessario ad arrivare allo scioglimento nei 19 casi pugliesi varia dai 6 mesi ad un massimo di 2 anni e mezzo. Dal 1991 a oggi non è mai capitato che sia stato sciolto per infiltrazione un Comune capoluogo di Regione.