“Mi chiamò Nicola Canonico perché voleva parlarmi. Mi disse: ‘La caccia è a te, sei seguito, sei fatto’. Io però non so da chi avesse avuto questa informazione”. Questo è il racconto che Giacomo Olivieri ha fornito nell’interrogatorio che si è tenuto in Procura il 6 maggio alla presenza del procuratore Roberto Rossi e dei pm della Dda, Fabio Buquicchio, Marco D’Agostino e Bruna Manganelli.
“Al 99 per cento ricordo che è lui. Io vorrei riservarmi un 1 per cento per non inguaiare una persona, però se ascolto la voce sono sicuro al 100 per cento – aggiunge Olivieri sull’ex consigliere regionale e presidente del Foggia Calcio -. Canonico aveva, immagino, ascoltato qualcuno che gli aveva detto che c’era un’inchiesta, che c’erano pedinamenti”.
“Mai avuto notizie del genere”. Respinge le accuse Canonico, nel virgolettato riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno. Va precisato che non risulta indagato in questo filone d’inchiesta, ma nell’altro in cui il reato è sempre quello del voto di scambio e dove sono coinvolti l’ex consigliera comunale di Bari, Francesca Ferri, e il suo compagno Filippo Dentamaro. Il caso però è spinoso e riguarda la possibile ennesima fuga di notizie. Tutti e tre sono a processo assieme ad altre 15 persone. Il caso però è spinoso e riguarda la possibile ennesima fuga di notizie.