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La discarica dei gatti, insorgono le gattare baresi: “Siamo sole in trincea sterilizzati a spese nostre”

24 Novembre 2022
– Autore: Antonio Loconte
24 Novembre 2022
– Autore: Antonio Loconte

Ex deposito ormai discarica fronte mare. Siamo a Bari, in un villone sul lungomare di San Giorgio. Il cancello completamente arrugginito è aperto. All’esterno ci sono una mezza dozzina di gattare baresi con le gabbie-trappole in mano. In quella villa cadente trasformata in discarica ci sono una dozzina di gatti – alcuni malati – che continuano a riprodursi senza freni. Ci inoltriamo in ciò che resta nel vialetto per andare a parlare con una specie di custode che vive sepolto dai rifiuti. Un uomo di 81 anni amante degli animali. Li sfama coi croccantini, ma non provvede alle condizioni di salute degli animali. Di qui l’interessamento delle volontarie, lasciate sole al fronte. Combattono una battaglia impari con le loro poche forze, sacrificando vita e famiglie per il bene superiore degli animali. Da un lato e l’altro dello strettissimo corridoio c’è materiale accatastato, una montagna di rifiuti: legno, plastica, metalli, carta, bombole del gas. Non manca niente. Nascosti nella discarica ci sono loro, i gatti. Uno è cieco, l’altra è incinta. Ne contiamo almeno otto, sono quelli mento timorosi, ma ce ne sono molti di più in mezzo alla discarica. Il custode si difende, attacca, ma poi comprende che l’interesse delle donne è solo sullo stato di salute dei gatti. Molti animali vengono travolti dalle auto in transito sul quel trafficatissimo lungomare, le carcasse spesso finiscono in mare o buttate nei cassonetti dei rifiuti. Un problema, evidenziato in maniera inequivocabile nel video allegato, in cui le gattare baresi spiegano quali sono i problemi che affrontano tutti i giorni.