La famiglia di Marcello Vinci, il 29enne di Fasano ritrovato senza vita il 6 marzo su un marciapiede a Chengdu, ha pagato 5800 euro per effettuare in Cina l’autopsia sul corpo del giovane, come richiesto dalle autorità cinesi. L’esito è atteso in una fascia temporale che va dai 40 ai 60 giorni. A confermarlo, ai microfoni de La Repubblica, è la mamma del 29enne.
“Il console generale in Cina mi ha detto che l’avrebbero fatta venerdì, ma non ho avuto ancora comunicazioni in merito. Da sabato, oltretutto, lì è festa e fino a venerdì 5 è tutto chiuso”, le sue parole. La famiglia intanto è al lavoro per riportare la salma di Marcello in Italia, il costo del trasferimento dalla Cina a Milano ammonta a circa 33mila euro. Per questo è stata avviata una raccolta fondi sulla piattaforma “Gofundme” o in alternativa si può donare attraverso un versamento su un conto Iban. “Sono stata costretta ad aprire una raccolta fondi, dovendomi fare carico anche dei costi per il rientro in Italia della salma. Sono 33mila euro solo fino a Milano, ai quali dovrò aggiungerne altri per portare Marcello a casa, in provincia di Brindisi. Spero che possano riportarmelo prima dei risultati dell’autopsia”, ha aggiunto la mamma della vittima.
Le autorità cinesi sembrano aver chiuso il caso e attribuito al decesso solo una “caduta dall’alto” senza specificare le modalità. Restano diversi punti di domanda attorno a questa vicenda. Marcello il 5 marzo scorso, prima della tragedia, passò la serata a casa di un 45enne cinese, prima di sentirsi male e sdraiarsi sul letto di una camera. L’uomo, fermato per 15 giorni e poi rilasciato, ha dichiarato che si trovava in un’altra stanza e di aver sentito un tonfo. In una relazione scritta però dalle autorità cinesi è riportato che il 45enne ripulì la casa cancellando le tracce della serata trascorsa in compagnia della vittima.