Si sottopone durante la gravidanza ad una serie di controlli presso strutture sanitarie pubbliche di Bari e di Matera, dopo 9 mesi dà alla luce la secondogenita ma al momento della nascita la terribile scoperta della malformazione del feto. La neonata presenta “l’agenesia completa della mano e del polso e quella parziale dell’avambraccio sinistro”.
La vicenda risale al 2014, protagonisti una 30enne barese e suo marito. Nessuno l’aveva avvertita nonostante i molteplici esami e accertamenti, anzi secondo i medici tutto andava per il verso giusto. Il caso è approdato dinanzi al Tribunale di Bari dal 2016. L’ultima udienza, a causa del trasferimento del giudice, è stata rinviata a febbraio 2025. I genitori chiedono all’Asl di Bari, di Matera e ai medici di essere risarciti per il danno biologico, morale ed esistenziale. La richiesta ammonta a circa 2 milioni di euro.