Vi raccontiamo la storia, o meglio il dramma, di Trifone. Il suo disastro inizia quando viene lasciato dalla moglie. Siamo andati a trovarlo e come ascolterete più volte nel video il riferimento al suo passato è ricorrente. A causa del vino e del momento di debolezza psicologica, Trifone ha iniziato a dare di matto. Il primo vero episodio di follia è arrivato nel giorno dell’ultima festa di San Trifone, quando ha sparato con una scacciacani in mezzo alla folla.

Lui è una guardia campestre, gli hanno così tolto il porto di armi e alcune armi in dotazione dopo quest’episodio che non resta però l’unico. Con un’accetta ha minacciato alcuni possibili compratori di una casa situata vicina alla sua e in altre circostanze si è reso protagoniste di diverse scorribande. Qualche giorno fa ha percorso nudo la via vecchia Adelfia-Casamassima, altre volte è stato raccattato seminudo per strada. Oggetto di un Tso, una volta finito il ricovero in Psichiatria, è tornato di nuovo a vivere da solo in condizioni igienico-sanitarie pietose, come potete ben vedere dalle immagini che vi mostriamo. Le sue sorelle non possono badare a lui e per mesi Trifone vive da solo.

La storia ha preso una piega diversa grazie all’interesse di un medico di base in pensione, mentre continuiamo ad assistere al solito scaricabile tra i vari Enti e le Istituzioni. Siamo andati a trovare Trifone mentre usciva il medico e ce ne siamo andati quando lo stesso è tornato con l’assistente sociale di Adelfia, nell’imbarazzo generale di una vicenda, l’ennesima, che lascia senza parole.