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La presidente della commissione parlamentare antimafia annuncia: “Emiliano e Decaro ascoltati entro aprile”

3 Aprile 2024
– Autore: Raffaele Caruso
3 Aprile 2024
– Autore: Raffaele Caruso

“I tempi della Commissione sono complicati, ma credo che il mese di aprile sia quello opportuno. Non credo che il sindaco Antonio Decaro e il governatore Michele Emiliano saranno le prime persone che sentiremo. Oggi è in programma l’ufficio di presidenza e verrà stilato il calendario anche in base alle richieste sollecitate”. Ad annunciarlo è Chiara Colosimo, presidente della commissione parlamentare Antimafia, durante un evento che si è tenuto al Palazzo dell’Informazione di Roma.

“L’audizione del sindaco Decaro e del governatore Emiliano sono state richieste e verranno sicuramente calendarizzate. Cerco di venire incontro alle esigenze di tutti e fare il lavoro più ampio possibile. Quindi sicuramente loro due sono tra le persone che verranno sentite, anche se devo fare una specifica: su Emiliano l’audizione richiesta non è attinente all’indagine in sé per sé perché il suo nome non risulta in nessuna carta, ma è più una questione che attiene la Commissione per via delle dichiarazioni fatte”. Il riferimento è chiaramente al retroscena sulla visita a casa della sorella del boss Capriati quando Emiliano era sindaco di Bari. Un retroscena in cui il governatore ha tirato in ballo anche Decaro, creando tensione tra i due.

Colosimo parla anche dalla possibile nuova guerra di mafia che preoccupa la città di Bari. “È un mio sospetto ma è anche quello che emerge dal lavoro degli inquirenti, perché il caso dell’agguato a Capriati non è un caso isolato, ma avviene dopo altre due tentativi di agguato nei giorni precedenti a Pasqua. Da un lato vede il ritorno di Capriati, appena uscito di galera, sulle piazze di spaccio, e dall’altro registra come su quelle piazze ci fosse già il clan rivale, quello degli Strisciuglio. Questo ovviamente preoccupa perché sappiamo che quando certi equilibri si alterano accadono le cose che abbiamo visto, ma consentitemi anche di dire che per chi fa indagini è un ottimo momento – osserva – perché fin quando le guerre sono sommerse e silenti è più difficile trovare le prove, in questi casi purtroppo è più facile e si può andare avanti più velocemente su alcuni fronti”.