“La proposta è di quelle che proiettano Bari in una dimensione europea, al passo con i tempi come avvenuto in Germania dal 1° Aprile, e come avviene nel resto del mondo. Il primo punto da noi proposto è quello di una scrittura partecipata del nuovo regolamento per gli orti urbani e verde pubblico”. Inizia così la nota di Claudio Altini, segretario cittadino di +Europa a Bari.
“Troppe volte in questi anni, le associazioni e i cittadini si sono persi e districati nella ragnatela della burocrazia. Dobbiamo riscrivere insieme a loro un nuovo regolamento, perché orti urbani e spazi verdi non solo abbelliscono la nostra città, ma svolgono anche una funzione sociale di aggregazione e di presidio del territorio – aggiunge -. Quindi mappiamo il territorio della città di Bari, scriviamo questo regolamento partecipato e diamo nuova vita non solo alla terra ma anche alle persone che vogliono creare cooperative di lavoro o semplicemente prendersi cura della propria città. All’interno di questo regolamento però dobbiamo prevedere una novità: la possibilità di coltivazione di cannabis terapeutica all’interno di essi”.
“La cannabis terapeutica viene utilizzata da persone che soffrono di gravi patologie croniche, e viene prodotta e distribuita solo all’interno di un unico punto in Italia e venduta su prescrizione medica nelle farmacie – conclude -. Ovviamente non si riesce a soddisfare l’intero fabbisogno nazionale. Caso eclatante è quello di Taranto delle ultime settimane dove, malati di parkinson e sclerosi multipla, si sono visti costretti ad acquistare dal mercato illegale prodotti con proprietà curative. Con questa nostra proposta vogliamo porre un primo tassello nella lotta alle mafie dello spaccio, garantire il libero accesso e indipendente dal mercato sommerso per le cure di malati cronici con determinate patologie. E’ una questione di sicurezza e diritto alla salute”.