“Da un Governo serio ci si aspettano soluzioni serie al problema della sicurezza delle nostre città. Siccome questo è tutt’altro che un Governo serio, ci dobbiamo rassegnare ad ascoltare l’ennesima offensiva sciocchezza sul tema”. Così il deputato barese Marco Lacarra risponde alle parole del viceministro Sisto che invoca l’utilizzo dell’esercito dopo il corteo funebre per la morte del 27enne Christian Di Gioia. Mentre la città di Bari ha veramente bisogno di una risposta concreta, la politica si scatena nella bagarre delle dichiarazioni.
“Il Vice Ministro Sisto ci sta dicendo, in sostanza, che è talmente manchevole nel suo incarico, da aver bisogno di dispiegare l’esercito per garantire la sicurezza della città di Bari. Un’ammissione del completo fallimento del mandato di questo Governo, insomma. Invece di militarizzare una città, perché Sisto non si prodiga per dare a Bari poliziotti, carabinieri e soprattutto magistrati e personale della giustizia? Se oggi lamentiamo episodi di delinquenza e criminalità sempre più frequenti nella nostra città è perché tutti questi presidi dello Stato sono lasciati allo sbando, con organici talmente scarni da costringere le forze dell’ordine a turni massacranti e, chiaramente, a rendere impossibile una vigilanza efficace del territorio – ha aggiunto -. Vogliamo derubricare quella di Sisto a battuta di cattivissimo gusto e sperare che da oggi in avanti faccia qualcosa di concreto per questa città. Il Vice Ministro torni sul pianeta Terra e spenga la tv, perché forse le immagini di guerra che arrivano dal fronte Ucraino potrebbero avergli suscitato una certa nostalgia per le divise mimetiche. Bari non ha bisogno di militari, ma di un Governo che sappia fare il suo lavoro”.
Ma anche il sindaco Decaro ha ammesso in giornata di aver chiesto un ritorno dell’esercito in alcune zone della città, tra cui Barivecchia, piazza Umberto e piazza Moro. “Il governo ha risposto di aver sostituito il numero dei militari con un numero analogo di operatori delle Forze dell’Ordine perché i militari sono impegnati in attività di carattere istituzionale rispetto alla guerra in Ucraina”, le parole del primo cittadino.