Una bambina costretta a vivere senza luce in casa da diversi mesi nel quartiere Libertà di Bari. Quella che vi raccontiamo è una situazione familiare molto delicata che seguiamo da tempo. Dopo il nostro interessamento e le chiamate con alcuni parenti, pensavamo che la situazione si fosse risolta e che qualcuno riuscisse quanto meno ad aiutare la coppa nel pagare la bolletta della luce. Così però non è stato. Quello della luce però non è l’unico problema, i due infatti assuomono regolarmente droga. Siamo tornati sul posto per verificare le loro condizioni dopo aver ricevuto alcuni allert dai vicini. “Ieri mia moglie stava stendendo il bucato e ha sentito la bambina piangere perché aveva fame. La mamma dice che non può darle niente perché non ha nulla. Io vado a rubare il rame, lui veniva con me. Gli davo 150/200 euro di media al giorno, se li spendeva tutti in eroina. Servizi sociali? Qua non viene nessuno, l’unica cosa che va fatta è salvare la bambina. Non uscire matto perché non ti apre. Ti ha visto”, racconta un residente.
Nonostante un silenzio assordante per diversi minuti, abbiamo insistito e l’uomo è uscito di casa. È nato un diverbio molto acceso, lui ci accusa di averlo messo in difficoltà con il nostro intervento, ma la realtà dei fatti è che la situazione è precipitata in generale e non di certo per colpa nostra. Durante la discussione è uscita poi la donna con un coltello in mano, minacciando di usarlo. Sappiamo che i due vengono seguiti dalla Caritas, ma sono le Istituzioni a dover intervenire per monitorare quantomeno la situazione della piccola, al netto della luce che non c’è.