Parenti, amici e conoscenti di Mauro Di Giacomo non si spiegano come sia potuto accadere. Il fisioterapista di 63 anni, ucciso ieri sera a Bari in via Tauro, sotto la sua abitazione a colpi di pistola, era un professionista molto conosciuto in città. In tanti hanno voluto ricordare la sua gentilezza sui social, tanti fisioterapisti e osteopati sono stati formati da lui. Originario di Lavello, si è trasferito a Bari nel 1984 per frequentare l’Università. Nel 1992 si è sposato con Lilli, anche lei fisioterapista, e hanno avuto due figli: Marcello, di 26 anni e studente alla Luiss a Roma, e Luca, 20enne aspirante giornalista e studente di Scienze della comunicazione qui a Bari.
Il reparto di Ortopedia e Traumatologia del Policlinico di Bari è sotto shock dopo l’accaduto. Lavorava qui la mattina part-time, nel pomeriggio invece continuava a lavorare invece nel suo studio privato situato nel quartiere San Pasquale. Insegnava anche anatomia funzionale nel primo anno del corso di laurea in Fisioterapia dell’Università di Bari e osteopatia in una scuola privata. Il calcio era una sua grande passione, Di Giacomo era tifoso del Milan e spesso si recava a San Siro per vedere le partite della sua squadra del cuore. Nessuno riesce a spiegare