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L’attacco di Emiliano a Salvini e Foti: “Grave definanziare il nodo di Bari-Nord possibile ricaduta sui cittadini”

12 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso
12 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso

“Il definanziamento dell’opera rappresenterebbe per i territori della città di Bari e dell’intera Puglia una grave ricaduta in termini di sviluppo, di sicurezza dei trasporti, nonché di vivibilità e qualità della vita per i cittadini”. Si tratta di un passaggio della lettera che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha inviato ai ministri per gli Affari europei Tommaso Foti e dei Trasporti Matteo Salvini, sull’ipotesi “del definanziamento dell’intervento di Rete Ferroviaria Italiana relativo al cosiddetto “Nodo Bari-Nord”, finanziato con le delibere n. 1/2022 e n.35/2022, per un importo complessivo di circa 900 milioni di euro”.

Secondo quanto viene riferito nella nota della Regione Puglia, la “decisione” è stata “presa durante la seduta del Cipess dello scorso 29 novembre, in cui sono stati tagliati anche altri interventi, inseriti nel Piano di sviluppo e coesione del Mit”.

“Si tratta di un intervento strategico – prosegue la lettera – sia sotto il profilo dell’esercizio ferroviario dei passeggeri e delle merci sulla Linea Adriatica, con conseguente riduzione dei tempi di percorrenza e aumento della capacità di trasporto, sia per gli importanti interventi di rigenerazione urbana nel territorio di Bari”. Emiliano, che si è reso disponibile a un incontro con i ministri per chiarimenti e avviare un confronto, auspica “che qualora tale definanziamento fosse confermato, le risorse rese disponibili nella seduta del 29 novembre per il nuovo Piano di Sviluppo e Coesione del Mit vengano tempestivamente riallocate per finanziare questa importantissima opera, il cui progetto definitivo sarà completato nei primi mesi del nuovo anno, consentendo l’indizione della gara in tempi brevi”.