In via Candura 25 al San Paolo c’è il palazzo della vergogna, l’emblema dell’Arca. Ci hanno chiamato per denunciare lo stato dello stabile. Casa di Luciana sembra essere una piscina e l’istituto dopo le sue rimostranze le ha risposto che non ci sono soldi e nemmeno ditte appaltatrici. Insomma le hanno detto che si deve arrangiare. Il problema, secondo i condomini, dovrebbe essere dell’ottavo piano, ma non si sa se è la colonna montante o nell’interno dell’abitazione. Per saperlo bisognerebbe rompere, ma non si può. Una signora ha l’acqua nel lampadario e i vigili del fuoco le hanno detto di togliere la corrente perché è pericoloso, in più non potrebbe entrare nella cucina. L’acqua non arriva solo dal soffitto ma anche dalle finestre e dai cassoni delle tapparelle quando piove. “Forse tra 15 giorni verrà l’ingegnere” ci dice Luciana, ma sappiamo che verrà solo per fare le foto. Luciana, come altri, paga 400 euro di affitto e pagare così tanto per vivere in queste condizioni è davvero disumano. Inoltre uno degli ascensori non funziona e quello funzionante da anche problemi e si rischia di rimanere bloccati. L’inquilina del 10imo piano ha avuto problemi dopo i lavori e adesso ha la casa distrutta con una infiltrazione che ha interessato tutto il soffitto con calcinacci. Tutto perché l’impalcatura è stata montata male. “Prima dei lavori non avevo problemi di alcun tipo”. In più gli inquilini non accendono più il riscaldamento perché è inutile quanto fa freddo. Insomma in via Candura 25 c’è davvero il palazzo della vergogna e probabilmente se l’Arca non può nulla almeno la Regione dovrebbe intervenire per dare un po’ di dignità.