Skip to content

Lavoro in Puglia, precariato e povertà salariale. Cgil: “Donne e giovani i più svantaggiati”

16 Giugno 2022
– Autore: Eleonora Francklin
16 Giugno 2022
– Autore: Eleonora Francklin

Una regione in cui l’occupazione è fortemente caratterizzata da precariato e povertà salariale. E dove donne e giovani sono le figure più svantaggiate. È quanto emerge dalla lettura dei dati relativi alla Puglia elaborati dalla Direzione Studi e Ricerche – Applicazione di Data Science di Anpal Servizi, utilizzati dalla Cgil per restituire la condizione del lavoro oltre un approccio meramente quantitativo. Una Puglia dove l’occupazione interessa settori a basso valore aggiunto, dove i profili lavorativi richiesti sono prevalentemente non qualificati e a basso o medio contenuto di istruzione, dove le forme precarie a termine sono diventate il quasi esclusivo tipo di contratto applicato ai neo assunti. Infatti del milione e passa di rapporti di lavoro attivati nel 2021, oltre l’82% è a tempo determinato a cui si somma un 10% di altre forme ultra flessibili, come apprendistato o collaborazione. Con un turn over spaventoso che vede nell’anno di riferimento anche le cessazioni superare il numero di un milione. Con un saldo attivo di 49.423 unità dovuto al rimbalzo prodotto dalla crescita successiva all’anno della crisi pandemica. Inoltre la durata media dei rapporti di lavoro cessati nel 2021 è stata per il 60% dei casi inferiore ai tre mesi e addirittura inferiore ai 30 giorni per il 33%. Quanto ai settori, quasi il 40% dei rapporti attivati è relativo all’agricoltura, il 13% ad alberghi e ristoranti, attività prettamente stagionali, caratterizzate da bassi salari e una spiccata propensione – lo dicono i dati degli organismi di vigilanza – a forme di violazione contrattuale relative e salari, orari, diritti. Solo il 7% delle assunzioni riguarda l’industria, e l’attivazione di rapporti con high skill riguarda il 10% degli assunti, a fronte di una media nazionale del 25,4, a testimoniare la scarsa propensione all’innovazione di prodotto e di produzione del nostro sistema di imprese.

Passando a un’analisi generazionale, in Puglia hanno più opportunità a trovare un lavoro gli over che non gli under 35, questi ultimi interessati da attivazioni di rapporti nella misura del 38% del totale, a fronte di un dato nazionale del 42%. Va peggio per le donne, interessate solo dal 39,2% delle assunzioni totali nell’anno 2021, dato che si abbassa al 36% per le under 35, e per le quali prevalgono profili professionali non qualificati nei soliti settori: oltre un terzo del totale in agricoltura, quindi ristorazione, commercio, servizi di pulizia. Di conseguenza penalizzate anche nella selezione di profili ad alto contenuto di conoscenza: i rapporti high skill attivati per i maschi (appena 10.900) sono comunque doppi rispetto a quelli delle femmine. E high skill in Puglia si traduce soprattutto in qualifiche legate alle professioni scolastiche: professori di ogni ordine e grado, altri specialisti dell’educazione e formazione, in minima parte tecnici della salute. Così l’industria ne assorbe appena il 2,7%. Non sorprende in questo scenario che i dipendenti con bassa paga in Puglia siano il 14,5% del totale (dato che sale al 22,5% per le donne) con il paradosso che si può essere poveri anche lavorando: il 22,9% (oltre 81mila persone) degli individui poveri in Puglia è occupato.

Gli occupati a termine da oltre 5 anni sono oltre il 25%, al punto da trasformare la condizione di precarietà come permanente; gli occupati sovraistruiti rispetto alle mansioni svolte sono il 14,2 (con una differenza importante tra maschi, 9,3%, e femmine, 22,9%). Una condizione complessiva che spinge alla sfiducia, testimoniata dalla mancata partecipazione al lavoro che supera di poco il 30% (37,5% per le donne) e dal numero di Neet che sono il 30,6%.

Di seguito il dettaglio dei dati raggruppati per alcuni domini da noi individuati come rilevanti per restituire la condizione di sofferenza che vive il mondo del lavoro in Puglia.

• Rapporti di lavoro attivati nell’anno 2021 sono stati 1.099.994 . Maschi: 668.258 (60,8%) – Femmine: 431.736 (39,2%)
• Rapporti di lavoro cessati nell’anno 2021 sono stati 1.050.571 . Maschi: 639.296 (60,8%) – Femmine: 411.275 (39,2%)
• Il saldo nell’anno è in attivo di 49.423 unità.

Rapporti di lavoro attivati
Principali settori
• Agricoltura, silvicoltura e pesca: 437.542 (il 39,7% del totale).
• Alberghi e ristoranti : 152.306 (13,8%)
• Commercio : 93.314 (8,5%)
• Istruzione, sanità e altri servizi sociali : 93.057 (8,45%)
• Industria in senso stretto : 76.828 (7%)
Principali qualifiche professionali
• Personale non qualificato in agricoltura e manuten zione verde : 469.360
• Esercenti e addetti nelle attività di ristorazione : 116.544
• Addetto alle vendite: 46.631
• Personale non qualificato nei servizi di pulizia: 38.320
Attivazioni per livello di skill
• Low skill: 585.504 (53,23%)
• Medium skill: 395.000 (35,9%)
• High skill: 119.490 (10,86%)
Attivazioni per classi d’età
• Fino a 24 anni: 156.420 (14,2%)
• Da 25 a 34 anni: 264.832 (24,21%)
• Da 35 a 44 anni: 236.739 (21,5%)
• Da 45 a 54 anni: 248.167 (22,7%)
• Da 55 a 64 anni: 165.831 (15,1%)
• Da 65 anni e oltre: 28.005 (2,3%)
Attivazioni per tipo di contratto
• Tempo determinato: 904.709 (82,2%)
• Tempo indeterminato: 71.939 (6,5%)
• Apprendistato: 16.497 (1,5%)
• Collaborazione: 35.039 (3,2%)
• Altro: 71.810 (6,6%)
Rapporti di lavoro under 24
Attivati : 156.420 (14% del totale rapporti attivati)
• Maschi: 101.414 (64,8%)
• Femmine: 55.006 (35,2%)
Principali Settori :
• Alberghi e ristoranti: 45.964 (29,4%)
• Agricoltura e pesca: 45.003 (28,8%)
• Commercio: 15.035 (9,6%)
• Industria: 10.528 (6,7%)
Principali qualifiche professionali
• Personale non qualificato in agricoltura e manuten zione verde: 48.552
• Addetti attività di ristorazione: 40.931
• Personale non qualificato nei servizi di pulizia: 6.142
Per livello di skill
• Medium skill: 82.087 (52,5%)
• Low skill: 65.813 (42,1%)
• High skill: 8.520 (5,4%)
Per tipo di contratto
• Tempo determinato: 121.586 (77,7%)
• Tempo indeterminato: 6.322 (4,1%)
• Apprendistato: 8.803 (5,7%)
• Collaborazione: 6.612 (4,2%)
• Altro: 13.097 (8,3%) CGIL PUGLIA
Rapporti di lavoro da 25 a 34 anni
Attivati : 264.832 (24,1% del totale rapporti attivati)
• Maschi: 166.748 (63%)
• Femmine: 98.084 (37%)
Principali Settori
• Agricoltura e pesca: 95.299 (36%)
• Alberghi e ristoranti: 41.348 (15,6,6%)
• Commercio: 26.400 (10%)
• Istruzione, sanità e altri servizi sociali: 22.862 (8,6%)
• Industria: 18.225 (6,9%)
Principali qualifiche professionali
• Personale non qualificato in agricoltura e manuten zione verde: 101.929
• Addetti attività di ristorazione: 33.459
• Addetti alle vendite: 16.210
• Personale non qualificato nei servizi di pulizia: 8.229
Per livello di skill
• Low skill: 128.452 (48,5%)
• Medium skill: 104.064 (39,3%)
• High skill: 32.316 (12,2%)
Per tipo di contratto
• Tempo determinato: 211.682 (80%)
• Tempo indeterminato: 18.873 (7,1%)
• Apprendistato: 7.155 (2,7%)
• Collaborazione: 10.585 (4%)
• Altro: 16.537 (6,2%)

Rapporti di lavoro High skill
Attivati : 119.490 (9,9% del totale contratti)
• Maschi: 10.895
• Femmine: 5.602
Principali settori
• Istruzione, sanità ed altri servizi sociali: 67.59 0 (56,6%)
• Altri servizi collettivi e personali: 24.401 (20,4 %)
• Servizi di informazione e comunicazione: 7.175 (6% )
• Industria: 3.252 (2,7%)
Principali qualifiche professionali
• Professori di scuola secondaria e post-secondaria: 20.097
• Professori di scuola primaria e pre-primaria: 19.1 21
• Specialisti in discipline artistico-espressive: 18 .911
• Altri specialisti dell’educazione e formazione: 10 .873
• Tecnici della salute: 10.384
Per classi d’età
• Fino a 24 anni: 8.520 (7,1%)
• Da 25 a 34 anni: 32.316 (27,1%)
• Da 35 a 44 anni: 35.393 (29,6%)
• Da 45 a 54 anni: 28.877 (24,2%)
• Da 55 a 64 anni: 12.643 (10,6%)
• Da 65 anni e oltre: 1.741 (1,4%)
Per tipo di contratto
• Tempo determinato: 79.160 (66,2%)
• Tempo indeterminato: 14.650 (12,3%)
• Apprendistato: 2.179 (1,8%)
• Collaborazione: 8.625 (7,2%)
• Altro: 14.876 (12,5)

Rapporti di lavoro: Femmine
Attivati : 431.736
Principali settori
• Agricoltura, silvicoltura, pesca: 125.769
• Istruzione, sanità e altri servizi sociali: 73.228
• Alberghi e ristoranti: 70.614
• Commercio: 45.294
Principali qualifiche professionali
• Personale non qualificato nell’agricoltura e manutenzione verde: 151.416
• Addette attività di ristorazione: 51.616
• Addette alle vendite: 31.543
• Personale non qualificato nei servizi di pulizia: 21.204
• Professoresse di scuola primaria e pre-primaria: 1 8.641
Per classi d’età
• Fino a 24 anni: 55.006 (12,7%)
• Da 25 a 34 anni: 98.084 (22,7%)
• Da 35 a 44 anni: 99.854 (23,1%)
• Da 45 a 54 anni: 108.587 (25,6%)
• Da 55 a 64 anni: 63.714 (14,8%)
• Da 65 anni e oltre: 6.491 (1,5%)
Per tipo di contratto
• Tempo determinato: 335.199 (77,5%)
• Tempo indeterminato: 27.501 (6,4%)
• Apprendistato: 5.602 (1,3%)
• Collaborazione: 24.128 (5,6%)
• Altro: 39.306 (9,2%)

Rapporti di lavoro cessati
I Rapporti di lavoro cessati nell’anno 2021 sono stati 1.050.571 .
• Maschi: 639.296 (60,9%)
• Femmine: 411.275 (39,1%)
Principali settori
• Agricoltura, silvicoltura e pesca: 436.626 (il 41,6% del totale).
• Alberghi e ristoranti : 140.577 (13,4%)
• Istruzione, sanità e altri servizi sociali : 88.350 (8,4%)
• Commercio : 87.002 (8,3%)
• Industria in senso stretto : 70.736 (6,7%)
Principali qualifiche professionali
• Personale non qualificato in agricoltura e manuten zione verde : 468.450
• Esercenti e addetti nelle attività di ristorazione : 107.363
• Addetto alle vendite: 42.490
• Personale non qualificato nei servizi di pulizia: 35.955
Attivazioni per livello di skill
• Low skill: 576.648 (54,9%)
• Medium skill: 362.300 (34,5%)
• High skill: 111.605 (10,6%)
Attivazioni per classi d’età
• Fino a 24 anni: 134.828 (12,8%)
• Da 25 a 34 anni: 245.094 (23,3%)
• Da 35 a 44 anni: 226.583 (21,6%)
• Da 45 a 54 anni: 239.095 (22,8%)
• Da 55 a 64 anni: 170.394 (16,2%)
• Da 65 anni e oltre: 34.577 (3,3%)
Motivo di cessazione
• Cessazione al termine: 736.836 (70,1%)
• Altre cause: 184.647 (17,6%)
• Dimissioni: 89.189 (8,5%)
• Licenziamento: 36.548 (3,5%)
• Cessazione attività: 3.351 (0,3%)
Durata del contratto
• Fino a 30 gg: 348.624 (33,2%)
• Da 31 a 90 gg: 285.511 (27,2)
• Da 91 a 180 gg: 187.046 (17,8)
• Da 181 a 365 gg: 137.674 (13,1)
• 366 gg e oltre: 91.716 (8,7%)

Saldo Attivazioni/Cessazioni
Per genere
• Maschi: +28.962
• Femmine: +20.461
Per classi d’età
• Fino a 24 anni: 21.592
• Da 25 a 34 anni: 19.738
• Da 35 a 44 anni: 10.156
• Da 45 a 54 anni: 9.072
• Da 55 a 64 anni: -4.563
• Da 65 anni e oltre: -6.572
Per livello di skill
• Low skill: +8.856
• Medium skill: +32.700
• High skill: +7.785

Altri dati sulla condizione lavorativa in Puglia Fonte: Bes Istat
Dipendenti con bassa paga ( anno 2020 ) Percentuale di dipendenti con una retribuzione orar ia inferiore a 2/3 di quella mediana sul totale dip endenti
• Maschi: 17,6%
• Femmine: 22,5%
• TOTALE: 14,5%
Occupati in lavori a termine da almeno 5 anni ( anno 2021 ) Percentuale di dipendenti a tempo determinato e col laboratori che hanno iniziato l’attuale lavoro da a lmeno 5
anni sul totale dei dipendenti a tempo determinato e collaboratori.
• Maschi: 25,1%
• Femmine: 25,8%
• TOTALE: 25,4%
Occupati sovraistruiti ( anno 2021 ) Percentuale di occupati che possiedono un titolo di studio superiore a quello maggiormente posseduto p er
svolgere quella professione, sul totale degli occup ati
• Maschi: 9,3%
• Femmine: 22,9%
• TOTALE: 14,2%
Part time involontario ( anno 2021 ) Percentuale di occupati che dichiarano di svolgere un lavoro a tempo parziale perché non ne hanno trov ato
uno a tempo pieno, sul totale degli occupati
• Maschi: 21,6%
• Femmine: 27,7%
• TOTALE: 23,8%
Tasso di mancata partecipazione al lavoro ( anno 2021 )
Misura le forze di lavoro potenziali, cioè coloro c he sono disponibili a lavorare, ma non cercano lavo ro
magari perché scoraggiati, oppure cercano lavoro ma non sono immediatamente disponibili.
• Maschi: 24,9%
• Femmine: 37,5%
• TOTALE: 30,1%
Giovani che non lavorano e non studiano NEET ( anno 2021 )
Percentuale di persone di 15-29 anni né occupate né inserite in percorsi di istruzione e formazione
• Maschi: 29,3%
• Femmine: 32 %
• TOTALE: 30,6

Povertà in Puglia ( dati 2020 )
Numero di famiglie povere: 124.405
Numero di individui poveri: 356.184
Individui poveri per genere
• Maschi: 157.790 (44,3%)
• Femmine: 198.394 (55,7%)
Individui poveri per classe di età
• Fino a 14 anni: 14,2%
• Da 15 a 24 anni: 18,3%
• Da 25 a 34 anni: 12,6%
• Da 35 a 44 anni: 12,4%
• Da 45 a 54 anni: 20,7%
• Da 55 a 64 anni: 8,8%
• 65 anni e oltre: 13%
Numero di individui poveri in età lavorativa: 259.192
Individui poveri in età lavorativa per condizione
• Occupati: 22,9% (81.566)
• Disoccupati: 36,5%
• Inattivi riattivabili: 25,1%
• Altri inattivi: 15,5%
Individui poveri in età lavorativa per titolo di st udio
• Licenza media: 75,7%
• Diploma: 22,4%
• Laurea: 1,9%