Sono tre le persone iscritte nel registro degli indagati per la morte dell’operaio 72enne avvenuta lo scorso 21 giugno a Lecce. L’anziano stava lavorando senza contratto e senza assicurazione per straformare un appartamento in un bed&breakfast. I tre indagati, con accusa di omicidio colposo aggravata dalla mancata osservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro, sono la persona che ha preso in affitto l’appartamento e il proprietario dell’appartamento e suo padre, sul luogo al momento dell’incidente.
L’età dell’operaio e il fatto che stesse lavorando a nero hanno scosso l’opinione pubblica. Una realtà dura che dimostra come in Italia ci sia una grande fetta di poensionati che devono continuare a lavorare per racimolare qualche soldo in più per aggiungerlo alla misera pensione.
Per valutare la colpevolezza degli indagati bisognerà attendere l’esito di una doppia consulenza data da quella medico legale affidata al dottore Alberto Tortorella che sarà depositata fra due mesi e il nuovo accertamento delegato alla biologa forense Giacoma Mongelli che dovrà risalire alla natura dei reperti acquisiti dagli ispettori dello Spesal dell’Asl e della polizia.