Si è cosparso di benzina per darsi fuoco, dopo essersi barricato nel bagno al quinto piano del Tribunale Civile di via Brenta a Lecce. Un 52enne di origini slave, a residente nel comune del basso Salento, ha minacciato di uccidersi per la disperazione. L’uomo, infatti, ha perso il lavoro e il tfr non lo aveva mai incassato. Inoltre aveva una procedura esecutiva in atto nella casa in cui vive con moglie e figlia. A far desistere l’uomo il presidente Roberto Tanisi che è riuscito a stabilire in contatto con l’uomo e la moglie. Sul posto sono arrivati anche diversi altri magistrati oltre ai vigili del fuoco e i carabinieri. Alla fine l’uomo ha desistito e le udienze programmate sono state svolte regolarmente.
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- di: Raffaele Caruso
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