“Giungono alla scrivente segnalazioni in merito al licenziamento degli infermieri assunti mediante procedura d’urgenza nella fase acuta della pandemia da COVID-19. In particolare, ci vengono segnalati licenziamenti comunicati telefonicamente in data odierna ad infermieri dipendenti del Policlinico Ospedali Riuniti di Foggia”.
Inizia così la denuncia di NurSind Puglia, il sindacato delle professioni infermieristiche. “Alcuni di tali infermieri avevano un contratto che scadeva già a febbraio del 2022 ma che era stato prorogato fino al termine dell’emergenza, lasciando intendere una proroga almeno fino al 31/12/2022 – si legge nella lettera inviata al governatore Michele Emiliano, all’assessore alla Sanità Rocco Palese e al direttore del Dipartimento della Salute Vito Montanaro -. Detti infermieri, consapevoli del perdurare de facto dell’emergenza, stante la recrudescenza dei contagi e del numero dei ricoveri, hanno rifiutato nel frattempo altre offerte di lavoro”.
“Stamani la doccia fredda, una telefonata ha dato loro il ben servito, senza alcuna considerazione per i cosiddetti EROI – conclude -. Considerato che, a tutt’oggi, il numero dei casi è in aumento e che i reparti COVID sono lungi dall’essere dismessi (risulta, infatti, che le direzioni sanitarie stanno inviando personale infermieristico in rinforzo agli attuali organici), chiediamo a gran voce che tutti i contratti in scadenza vengano prorogati fino alla concorrenza dei 36 mesi e, comunque, almeno fino al 31/12/2022”.