Checco Zalone è tornato a casa. Si è tenuta ieri, allo Stadio della Vittoria di Bari, la prima data dello spettacolo “Amore + Iva” del comico originario di Capurso. Si replica questa sera e lunedì 11. “Finalmente a Bari”, sono state queste le prime parole che hanno aperto la serata. “Ho deciso che con l’incasso di questa serata darò l’anticipo per un ombrellone a Capitolo l’anno prossimo, così finalmente potrò andare anche io”, ha poi aggiunto il comico che si è presentato sul palco con circa 46 minuti di ritardo, scatenando il malumore di qualche presente.
Dall’inno scritto per il Bari ai tormentoni musicali “Uomini sessuali” e “Angela”, lo spettacolo è durato circa due ore. Sul “palco” è spuntato anche Antonio Cassano. “Credi ancora all’amore? Chapeau”: la parodia dell’ex calciatore biancorosso ha scatenato tante risate in platea. Tanti i ruoli interpretati da Zalone, da Riccardo Muti in versione pop a Vasco Rossi. Tanti anche i doppi sensi: il comico come sempre porta in scena il maschilismo e il razzismo per smascherare i paradossi della società e i luoghi comuni. Immancabile anche il riferimento alla politica con “Il tempo delle mele” che diventa “Il tempo delle Meloni”.
Non sono mancate neppure le polemiche sulla viabilità. La tangenziale è andata in tilt per l’evento, si sono registrati disagi per entrare in città e c’è chi punta il dito contro la Polizia Locale che, per ogni concerto ed evento privato, alleggerisce le spese degli organizzatori, pesando sulle casse pubbliche.