“Avevo una bellissima famiglia, il marito migliore del mondo. Sono sposata da 20 anni, abbiamo sempre fatto tutto insieme e abbiamo una figlia meravigliosa. Avevo la vita che volevo e sognavo da sempre. In un attimo è cambiato tutto”.
Inizia così la testimonianza drammatica di Ludmilla, una delle due profughe ucraine accolte a Bari da Antonello e Yuliya. “Vogliamo il nostro Paese così com’era prima, invece ci cancellando dalla faccia della terra – continua in lacrime -. Siamo stati sempre un popolo unito, pacifico. L’unico aiuto che possiamo dare ai nostri mariti è stare al sicuro e che loro lo sanno, ho sperato fino all’ultimo che chiudessero i cieli sopra l’Ucraina perché sulla terra siamo forti”.
“Non avrei mai lasciato l’Ucraina, ma era l’unica cosa che potevo fare per salvare la vita di mia figlia – conclude dopo aver raccontato l’odissea della fuga -. Andando avanti capiamo che la situazione sta peggiorando e che non torneremo più a casa, che non è momentanea come situazione. Ora abbiamo bisogno di essere protetti”.