Elton John a Trani, Bob Dylan a Foggia, i Simply Red a Taranto, Michael Bublè a Barletta. E poi Pino Daniele, Ron, Francesco de Gregori, Fiorella Mannoia, Joe Cocker e Zucchero, nei luoghi più belli della sua Puglia: vogliamo ricordare così, elencando questi nomi del ghota della musica internazionale, l’impresario musicale e manager di artisti Gino Russo, pugliese di Trinitapoli, scomparso all’età di 55 anni lasciandoci i ricordi più belli dei concerti e degli spettacoli musicali visti in Puglia degli ultimi 30 anni.
Con la sua Frank Agency era diventato il punto di riferimento dei “grandi nomi” e aveva portato in Puglia davvero il meglio della musica internazionale ed italiana: memorabile il concerto di Elton John a Trani nel 2010 nel piazzale del Monastero di Colonna, con la notte piena di “vips” a La Lampara, rimasto nelle pagine più importanti degli eventi della regione, probabilmente il concerto più “strepitoso” nel palmares del impareggiabile Gino; e poi le straordinarie serate delle “estati pugliesi” a Bari come a Lecce, e negli altri capoluoghi con Jamiroquai, e gli Incognito, o un Michael Bublè incredibile per tutti nel fossato del castello di Barletta, o l’indimenticabile performance di Bob Dylan ancora oggi ricordata da chi c’era e chi non c’era nell’ Anfiteatro Mediterraneo di Foggia che Gino Russo aveva rivalutato, e quell’ Al Jarreau che a Lecce improvvisava una jam session con Mario Rosini fresco di successi sanremesi, che il buon Gino aveva voluto in apertura di serata, e il Premio “Città dei Cavalieri di Malta” nella sua amata Trinitapoli.
Ma Gino Russo non era solo manager o impresario. Appassionato di musica (il jazz era la sua passione), Gino Russo aveva un passato di speaker e deejay nei primi anni ’80 a Radio Trinitapoli Centro, quando le radio libere locali diventavano il punto di riferimento, non solo musicale, della gioventù dell’epoca; poi l’amicizia con il manager di Fiorello, Antonio Germinario, e di lì i primi contatti, il suo fiuto per le novità, i primi concerti, fino diventare uno dei più importanti e stimati impresari italiani e manager del mondo dello spettacolo. A lui sono legati ricordi di concerti e spettacoli straordinari, che ci mancheranno insieme a lui.
Gino Russo non era solo un impresario e manager: era amico degli artisti. Con lui instauravano un rapporto diverso da quello meramente commerciale, un amicizia che durava nello spazio e nel tempo. Come quella con Franco Califano, solo per esempio, er califfo ed un giovane Gino già amici per sempre. Ancor più adesso, lì dove Gino Russo starà preparando gran concerti.
E l’abbraccio va alla sua famiglia, dai suoi amati figli Piero e Luca a Michele e a tutta la sua grande squadra di lavoro.