Sabino e Christian Capriati, figli di Lello, il 41enne ucciso a Torre a Mare la sera di Pasquetta, sarebbero i nuovi referenti del clan di Barivecchia che sta cercando di estendere il proprio controllo nella città, a discapito dei Parisi-Palermiti, a loro volta decimati dagli ultimi arresti e dalle recenti vicende giudiziarie. Tanto da non temere una faida con gli Strisciuglio.
Questo è il quadro che emerge da un’informativa della Squadra Mobile depositata il 19 aprile scorso e dal recente blitz a Barivecchia che ha portato all’arresto di 4 persone, tra cui Giuseppe Capriati (figlio 24enne di Mimmo, ucciso nel 2018 a Japigia, e cugino di Sabino e Christian) e Onofrio Lorusso (25 anni, cognato di Lello Capriati).
Giovani rampolli pronti a raccogliere l’eredità di padri e nonni. E proprio la faida tra i giovanissimi del clan potrebbe essere alla base della sparatoria di Carbonara del 29 marzo e nell’omicidio di Lello Capriati il 1° aprile. Gli inquirenti sono convinti che i due episodi distinti siano collegati tra loro e riconducibili a a scontri tra i rampolli delle famiglie Capriati e Strisciuglio.