“Non mi interessano le attività illecite”. Sono queste le prime parole pronunciate davanti al gip da Tommy Parisi, il 41enne cantante neomelodico, figlio del boss di Japigia, finito in carcere ieri dopo essere rimasto coinvolto nella maxi inchiesta che ha portato ad un totale di 135 arresti. Ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee, ammettendo alcuni “errori del passato”. Ha respinto ogni accusa, in generale quella di aver fatto parte dell’associazione dei clan Parisi-Palermiti. Tommy Parisi ha detto di essere estraneo all’organizzazione criminale capeggiata dal padre e da Eugenio Palermiti, prima di riservarsi di fornire ulteriori chiarimenti ai pm dopo la lettura degli atti di indagine.
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- di: Raffaele Caruso
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