Il Comune di Bari rischia di sciogliersi per infiltrazione mafiosa. La notizia annunciata sui social nella serata di ieri da Decaro e giunta direttamente dal ministero dell’Interno, con la nomina di una commissione d’accesso che dovrà verificare infiltrazioni della criminalità nell’amministrazione comunale e nelle aziende municipalizzate, è stata un fulmine a ciel sereno per la città di Bari.
Le reazioni nel mondo della politica sono state molteplici. Decaro è subito partito all’attacco scatenandosi nel post pubblicato ieri sera sui social dopo aver appreso la notizia, parlando di atto di guerra nei confronti della città, mentre questa mattina si è sfogato in conferenza stampa facendosi trascinare anche dall’emozione, annunciando di essere disposto a rinunciare alla scorta dopo 9 anni.
Questo video editoriale è stato girato in piazza Prefettura pochi istanti prima della conferenza del sindaco, di cui come nostro dovere abbiamo pure parlato perché non abbiamo pregiudizi nei confronti di nessun soggetto politico e men che meno istituzionale. A livello comunicativo troviamo fuori luogo la strategia di Decaro che ha trasformato il tutto in una caciara politica. Nessun Comune è stato sciolto, è partito l’iter che eventualmente, qualora fossero accertati alcuni aspetti, potrebbe portare allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Un compito che spetta al Prefetto, come ricostruito in un articolo dedicato proprio agli eventuali scenari dopo lo scossone di ieri sera.
Fidiamoci delle Istituzioni e del Prefetto, non trasformiamo tutto in una caciara politica. Anche perché non conviene a nessuno. Non si può pensare che senza Olivieri Bari sia una città per bene e che magicamente nella politica tutto sia al posto giusto. Non si deve fare confusione, non si deve prendere in giro la gente. Ci auguriamo che tutto venga fatto nel migliore dei modi e soprattutto in maniera imparziale.
Editoriale
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